Teatro

PRIMA NAZIONALE PER 'LA MOGLIE DEL FORNAIO' DI MARCEL PAGNOL ALLO SPAZIO UNO

PRIMA NAZIONALE PER 'LA MOGLIE DEL FORNAIO' DI MARCEL PAGNOL ALLO SPAZIO UNO

In Francia si parla di Marcel Pagnol e di quest’opera in particolare, citando "Pomponette" (la gatta fuggitiva del fornaio protagonista n.d.r.) e il passaggio che la riguarda; battute che sono nella memoria di ogni francese. In Italia Pagnol è praticamente sconosciuto, non è mai stato tradotto, né rappresentato – se si esclude una richiesta di diritti avanzata da Cesco Baseggio per un progetto teatrale in dialetto veneziano mai realizzato.
Dopo averne acquisito i diritti e curato personalmente la traduzione e riduzione teatrale, il regista Renato Cecchetto ha presentato pochi giorni fa al teatro Spazio Uno la prima nazionale de “La moglie del fornaio”, una delle opere più amate e rappresentative della drammaturgia pagnolesca.
Lo spettacolo è un omaggio affezionato e attento al mondo della Provenza e alle verità che si attingono dalla terra e dai suoi frutti. Il pane, intorno a cui ruota tutta la vicenda, è l’elemento chiave che entra nelle singole, animate storie degli abitanti del piccolo villaggio dove il nuovo fornaio è venuto a portare la sua arte, ma anche una moglie bella ed inquieta che sconvolgerà i pacati, sempre uguali ritmi quotidiani. Queste figure solide di contadini, cacciatori, maestri e curati, tratteggiati con tratti essenziali ma precisi nelle loro piccole discordie e nel loro essere archetipi di tutte le caratteristiche umane di fragilità e generosità, costituiscono lo sfondo ideale ed esilarante della tragedia che va delineandosi quando un affascinante quanto sconosciuto pastore provoca nella giovane donna dapprima sospiri ed occhiate languide e in seguito la fuga dal tetto coniugale.
In una dimensione contadina dove contano i fatti e non le parole e dove se manca il pane manca la prosperità generale, la comunità fa fronte unito, consolando come può il fornaio atterrato dalla “disgrazia” e incapace di assolvere alla sua opera, ma intanto organizzando una vera e propria spedizione di ricerca della fuggiasca…
Renato Cecchetto, che è stato accompagnato nello studio e nell’amore per l’opera di Pagnol per buona parte della sua vita, costruisce una regia di estrema composizione, disegnando ogni singolo aspetto della costruzione teatrale intorno alle dinamiche pagnolesche, così semplici e quasi ingenue all’apparenza, ma cariche della verità universali non solo di un mondo contadino che pare scomparso, ma dell’umanità tutta quando alla risata si accompagna lo scherzo crudele e il peggior tradimento porta alla sfida molto più drastica e paradossale del perdono, elemento controverso che qui trova una sua dimensione di toccante riserbo, in una delle scene chiave di tutto lo spettacolo, impreziosita dalla stessa interpretazione del regista, specchio del protagonista Aimable Castanier.
La direzione dei numerosi attori, che ha permesso il costituirsi di una compagnia dalle personalità ed esperienze multiple, affiancando professionisti ed amatori, attori di esperienze decennali ed ex-allievi che compiono qui il loro battesimo del fuoco, ha dettato caratteristiche precise anche riguardo la concezione della scenografia, disegnata piuttosto come la cornice di un libro per bambini che non il consueto sfondo realistico di un villaggio di campagna, riguardo le luci e i costumi essenziali. La pièce, così come viene presentata al pubblico, si apre così a molteplici dimensioni, che ne arricchiscono la visione e la comprensione.
In scena fino al 20 maggio

LA MOGLIE DEL FORNAIO
di Marcel Pagnol
tratto dal racconto “Jean le Bleu” di Jean Giono
traduzione e regia di Renato Cecchetto
Con: Renato Cecchetto, Cristina Giachero, Ambrogio Colombo, Stefano Onofri, Franco Sciacca, Alessandro Pala, Patrizia Pezza, Enrico Chirico, Valeria De Matteis, Claudio Emiliani, Sara Albani, Emanuele Natalizi, Marco Germanà, Gianluca Blumetti, Francesco Flamini
Scene: Gisella Gatto
Costumi: Loredana Campus
Disegno luci: Luisa Monnet

TEATRO SPAZIO UNO
Vicolo dei Panieri, 3  Roma
dal martedì al sabato alle ore 21.00, domenica ore 18.00

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
06.45540551

Ufficio Stampa: 333.9284851 / 339.6285700